I Benefici
I benefici Ecosistemici
Saranno evidenti inoltre gli effetti positivi anche sull’attrattività turistica della città e sulla sostenibilità dello sviluppo urbano nei prossimi decenni. Di conseguenza l’asset fondamentale del Piano di Gestione delle Alberature sarà rappresentato da queste 10.000 piante.
Contributo al contrasto del climate change
- Contrasto al climate change
- Riduzione delle condizioni meteo estreme
- Moderazione eccessi termici
Vantaggi ambientali
- Contributo estetico
- Riduzione dell’erosione
- Miglioramento della qualità dell’acqua
- Supporto alla fauna
Benefici economici
- Produciono risorse
- Riducono la spesa per la manutenzione degli spazi verdi
- Contribuiscono indirettamente all’economia
Benefici sociali
- Producono molti benefici per la salute
- Supportano la vita urbana
- Apportano valori sociali
- Incrementano i valori spirituali
- Migliorano l’educazione
CONTRIBUTO AL CONTRASTO DEL CLIMATE CHANGE
Contrasto al climate change
Gli alberi assorbono e bloccano la CO2 (carbon sink);
Gli alberi contribuiscono alla riduzione delle emissioni di CO2 da parte degli edifici ed energia attraverso l’ombreggiamento e la riduzione della velocità del vento in prossimità delle pareti.
Riduzione delle condizioni meteo estreme
Gli alberi attenuano l’effetto delle precipitazioni estreme aumentando il tempo con cui l’acqua meteorica raggiunge il sistema di smaltimento.
Moderazione eccessi termici
La capacita combinata degli alberi rilasciare acqua nell’atmosfera, ridurre la riflessione dei raggi solari e generare ombra comporta una riduzione dell’isola di calore urbana.
VANTAGGI AMBIENTALI
Contributo estetico
Contributo estetico
Rende più naturale il territorio urbano;
Realizza delle connessioni tra città e campagna.
Riduzione dell’erosione
Riduzione dell’erosione
Blocca nel terreno il carbonio.
Miglioramento della
qualità dell’acqua
Supporto alla fauna
Supporto alla fauna
Forniscono protezione, cibo, siti nidificazione e svernamento alla fauna.
BENEFICI ECONOMICI
Producono risorse
Producono risorse
Combustibile altenativo Legname;
Produzione di cibo.
Riducono la spesa per la manutenzione degli spazi verdi
Contribuiscono indirettamente all’economia
Le persone sono più produttive in un ambiente gradevole;
Le persone sono più soddisfatte del loro lavoro;
Si creano posti di lavoro;
Si incrementa il valore della proprietà;
Si incrementa il turismo e le attività economiche legate al ricreativo.
BENEFICI SOCIALI
Producono molti benefici per la salute
Riducono il rischio di patologie cancerose della pelle;
Riducono il tempo di ricovero dei pazienti;
Riducono lo stress;
Hanno un impatto positivo sulla salute mentale e sul benessere;
Favoriscono la vita all’aperto e l’esercizio fisico e possono contribuire alla riduzione della malattie cardiache.
Supportano la vita urbana
Migliorano l’efficienza energetica degli edifici e possono contribuire alla riduzione della richiesta di combustibili;
Migliorano la protezione invernale;
Migliorano la sicurezza dei pedoni;
Riducono le zone rumorose;
Migliorano il microclima;
Incrementano l’assorbimento della CO²;
Riducono la criminalità.
Apportano valori sociali
Innalzano il senso di appartenenza ad un luogo;
Aumentano il senso di coesione e appartenenza di una comunità a un luogo.
Incrementano i valori spirituali
Mettono le persone in contatto con la natura e le stagioni;
Vengono alleviati i sintomi di ansia, insonnia e depressione.
Migliorano l’educazione
Migliorano l’apprendimento.
Valutazione ambientale dei benefici
Grafo – Costi, benefici e ciclo dell’albero – Tratto da: “Pianificazione e programmazione del rinnovo delle alberate, la necessità di una visione di lungo periodo” F. Ferrini, 2017
L’impianto di 10.000 alberi fornisce l’opportunità per massimizzare il ruolo della vegetazione nel migliorare l’effetto isola di calore, stoccare la CO2, ridurre l’effetto delle piogge violente, incrementare la biodiversità, abbattere la concentrazione d’inquinanti (specialmente PM10) ridurre la velocità del vento, proteggere gli edifici e, conseguentemente, ridurre il consumo di energia. Si stima inoltre che quando gli alberi saranno maturi fisseranno circa 2.7 ml di kg di CO2 l’anno.
Il calcolo e le stime di fissaggio della CO2 sono stati realizzati nell’ambito del progetto Life+ GAIA (Green Areas Inner-city Agreement) nel Comune di Bologna, a cura dell’Istituto di Biometeorologia (Ibimet) del CNR di Firenze.
Lo studio ha evidenziato per il tiglio selvatico (Tilia cordata) che la quantità di CO2 immagazzinata risulta pari a 3.660 Kg in 30 anni in città e a 5.070 Kg in 50 anni in un parco. Per l’acero campestre (Acer campestre) e l’acero riccio (A. platanoides) è stata stimata rispettivamente una quantità pari a 2.490 Kg e 4.807 Kg in 30 anni in città e a 3.400 Kg e 6.601 Kg in 50 anni in un parco. Per una quercia, il cerro (Quercus cerris), e stata valutata una quantità pari a 4.000 Kg in 30 anni in città e a 5.500 Kg in 50 anni in un parco.
Per queste stime, sono state consultate anche le “Schede varietali”, elaborate all’interno del progetto Qualiviva, in cui ogni scheda fornisce le indicazioni sulle caratteristiche, sulle esigenze ecologiche e anche caratteristiche ambientali fondamentali quali la produzione di polline allergenico, la rimozione inquinanti, l’emissione di composti volatili.
Estraendo i dati dalle schede di Qualiviva e riportando per le principali specie utilizzate si sono ricavati i seguenti dati:
Potenziale CO2 stoccata nuovo impianto
kg per singolo
esemplare
kg per 10.000
alberi
Potenziale CO2 stoccata esemplare maturo
kg per singolo
esemplare
kg per 10.000
alberi
Potenziale CO2 assimilata nuovo impianto
kg/anno per
singolo esemplare
kg/anno per
10.000 alberi
Potenziale CO2 assimilata esemplare maturo
kg/anno per
singolo esemplare
kg/anno per
10.000 alberi
Abbattimento O3 esemplare maturo
kg per singolo
esemplare
kg per 10.000
alberi
Abbattimento NO2 esemplare maturo
kg per singolo
esemplare
kg per 10.000
alberi
Abbattimento SO2 esemplare maturo
kg per singolo
esemplare
kg per 10.000
alberi
Abbattimento PM10 esemplare maturo
kg/anno per
singolo esemplare
kg/anno per
10.000 alberi
I benefici economici
Dall’analisi delle pubblicazioni in materia, si può affermare che le risorse impiegate per la messa a dimora di 10.000 alberi rappresentino un investimento che apporterà profitti comuni, poiché gli alberi producono un reddito che è largamente superiore al costo necessario per il loro impianto e mantenimento.
Infatti ogni esemplare a livello di gestione costa fra i 40 e i 50 € all’anno, mentre i costi di acquisto variano dagli 800€ per gli alberi destinati ai parchi fino ai 1200€ per quelli stradali.
Il rapporto benefici/costi oscilla fra 1,3 a 1,9 su scala mondiale (con benefici economici se il valore è superiore a 1), mentre alcuni modelli riportano beneficino a un rapporto di 3,07. Quindi a fronte di un euro investito nel verde, rientrano annualmente da 1,3 a 3,07 euro, di conseguenza, adottando un rapporto medio di 2,18 si stima che l’investimento produca € 7.230.000 di benefici per la messa a dimora di 10.000 alberi.
Va ricordato inoltre che la Città di Padova, oggi, grazie ai suoi alberi, possiede un patrimonio verde di 55 milioni di euro.
Valori unitari per tonnelata espressi in euro
CO2 stoccata
Abbattimento O3 esemplare maturo
Abbattimento NO2
esemplare maturo
Abbattimento SO2 esemplare maturo
Abbattimento PM10 esemplare maturo
Valori monetari di compensazione tratti da documento “UFORE Methods” reperito all’interno della documentazione Web di Itree