Gli Alberi
Le principali specie
Il piano 10.000 ALBERI PER PADOVA si caratterizza per l’alto indice di biodiversità richiesto già in fase di ideazione. Nella fase esecutiva, sono infatti state selezionate oltre 83 specie, garantendo quindi una maggiore diversificazione delle specie e aumentando di conseguenza la resilienza urbana.
Le specie principali che saranno messe a dimora sono:
ACERO CAMPESTRE
Acer camprestre L.
Descrizione: Albero alto fino a 20 metri, dal portamento espanso e regolare. Corteccia giallastro-rosea finemente screpolata longitudinalmente. Foglie, decidue, palmate a 5 lobi arrotondati all’apice, un po’ più chiare e opache di sotto. Fiori giallognoli in corimbi eretti. Frutti: samare con ali divergenti a 180°.
Habitat: Boschi e boscaglie mesofile con substrato ricco di nutrienti, fino a 800 m di quota.
Distribuzione: Dalle coste Atlantiche fino al Caucaso.
Particolarità: Questo acero è stato utilizzato, specialmente in Emilia, per sostenere i filari di vite. Il suo legno era inoltre impiegato nelle campagne per fabbricare utensili agrari e arnesi da cucina.
ACERO ZUCCHERINO
Acer saccharum
Descrizione: Albero alto fino a 40 metri dal portamento eretto – espanso. Corteccia grigiastra, rugosa, fessurata in verticale. Foglie decidue palmato-lobate a 3-5 lobi acuti con margine dentato, più chiare sotto; in autunno si colorano di giallo e rosso. Fiori gialli in corimbi eretti. Frutti: samare con ali ricurve ad “U”.
Habitat: Boschi misti di latifoglie, su suoli profondi.
Distribuzione: Di origine americana, è utilizzato in Europa come ornamentale.
Particolarità: In tutto il Nordamerica questa pianta è ben conosciuta come fonte dello sciroppo d’acero che si ottiene incidendo il tronco e raccogliendo l’abbondante linfa zuccherina. Da noi è apprezzato soprattutto come essenza ornamentale che in autunno si accende di giallo e di rosso in un’incredibile gamma di tonalità.
ACERO RICCIO
Acer platanoides
Descrizione: Albero alto fino a 20 m dal portamento espanso, ombrelliforme. Corteccia brunastra, opaca, finemente solcata. Foglie decidue incise in 5 lobi poco profondi con margine dentato. Fiori giallo crema, in corimbi eretti, compaiono prima delle foglie. Frutti: samare appiattite con ali divergenti a 160 °.
Habitat: Boschi termofili tra la pianura e la fascia montana inferiore su suoli evoluti e piuttosto ricchi.
Distribuzione: Europa e Caucaso.
Particolarità: Albero ornamentale di primo piano, di cui sono state selezionate svariate cultivar, le più interessanti delle quali sono quelle a foglie rosse che producono anche fiori con il calice rosso. In Italia si possono osservare splendidi esemplari in alcune valli dell’Appennino emiliano settentrionale.
CARPINO NERO
Ostrya carpinifolia Scop.
Descrizione: Altezza: fino a 15 metri. Portamento piramidale, corteccia bruna, rugosa, screpolata in placchette rettangolari. Foglie decidue ovate, doppiamente seghettate. Fiori unisessuali, i maschili in amenti, i femminili in spighe. Frutti: Pseudosamare riunite in una sorta di “pigna” pendente.
Habitat: Boschi decidui termofili delle zone collinari e montane fino ai 1300 m di quota, di preferenza su suoli calcarei.
Distribuzione: Dalla Francia attraverso l’Italia, fino al Caucaso.
Particolarità: In passato la carpinella (altro nome volgare del carpino nero) ha rivestito un ruolo economico notevole, trovando impiego nella produzione di carbonella e di legna da ardere. Nel settore orientale delle Alpi si accompagna a orniello e roverella. Bellissimi i boschi puri che si incontrano su tutte le Prealpi calcaree.
CARPINO BIANCO
Carpinus betulus L.
Descrizione: Alto fino a 25 metri, portamento “cupolare”. Corteccia grigio scura, opaca, liscia e sottile. Foglie decidue, ovate. Fiori unisessuali, i maschili in amenti, i femminili in spighe. Frutti: acheni alati (pseudosamare) con grande ala triloba.
Habitat: Sui terreni freschi e ricchi di humus in ambienti luminosi e ben esposti, dalla pianura ai 1000 metri di quota.
Distribuzione: Dalla Francia e dall’Italia a est fino alla Russia occidentale, all’Ucraina, all’Asia minore e al Caucaso.
Particolarità: In Italia si possono ammirare carpineti puri nel Parco del Ticino e nel Parco delle Groane (alto milanese), anche se più comunemente la specie si accompagna alla farnia o al castagno, al faggio e al nocciolo. Il legno è molto duro. È stato utilizzato come pregiato combustibile.
CILIEGIO SELVATICO
Prunus avium L.
Descrizione: Alto fino a 20 metri, dal portamento espanso-globoso. Corteccia grigio-bruna, liscia, percorsa da file di lenticelle. Foglie decidue, ovato acuminate, seghettate, con caratteristiche ghiandole rosse all’inserzione della lamina sul picciolo. Fiori bianchi, in ombrelle. Frutti: drupa globoso ombelicate.
Habitat: Boschi freschi di latifoglie fino a 1.500 m di quota.
Distribuzione: Dalla Spagna fino alla Turchia, al Caucaso e alla regione caspica meridionale.
Particolarità: Fu domesticato in tempi diversi e in zone differenti del suo areale come albero da frutto, da cui sono state ottenute attraverso i millenni migliaia di varietà. Il suo legno è fra i più pregiati in ebanisteria e nella mobilia per la grana fine, compatta, resistente ma di facile lavorazione, e per il bellissimo colore bruno-roseo.
IPPOCASTANO
Aesculus hippocastanum
Descrizione: Altezza: fino a 30 metri. Portamento espanso, globoso. Corteccia grigio brunastra, desquamata in placchette quadrangolari con l’età. Foglie decidue palmatocomposte a 5/7 segmenti, glabre, leggermente più chiare e opache di sotto. Fiori bianchi in pannocchie erette. Frutti: capsule spinescenti con grosso seme.
Habitat: Boschi freschi, umidi e misti, su suolo profondo.
Distribuzione: Originario della penisola Balcanica è molto diffuso come albero da parco, giardino, viali alberati.
Particolarità: Per l’elevato contenuto di saponina, un tempo i semi venivano ridotti in pasta e usati come detersivo; la stessa pasta, inoltre, esplica un’azione vasocostrittrice per cui nella medicina popolare veniva usata per curare le emorroidi. La farina che si estrae dai cotiledoni, inoltre, è utilizzata nell’industria cosmetica.
ROVERE
Quercus petrae
Descrizione: Alta fino a 40 metri, dal portamento espanso. Corteccia grigio brunastra, rugosa, solcata in verticale. Foglie decidue a lobi arrotondati regolari, glabre superiormente e pelose di sotto. Fiori maschili in amenti i femminili a gruppi da 1 a 5. Frutti: ghiande con cupola a squame finemente appressate.
Habitat: Boschi puri o misti in clima temperato sub-umido, dal livello del mare fino a 1300 m di quota.
Distribuzione: Dalle isole Britanniche all’Italia meridionale.
Particolarità: La rovere fornisce uno dei legni più pregiati, impiegato per costruzioni navali, pavimentazioni, mobilia, opere d’intaglio e per botti di invecchiamento di vini e liquori. Nel nostro paese sono rari i boschi puri di rovere; è più facile incontrare questa pianta nelle foreste miste di latifoglie, soprattutto sulle Alpi.
ROVERELLA
Quercus pubescens
Descrizione: Alta fino a 20 metri, dal portamento espanso, spesso cespuglioso. Corteccia grigio-bruna, rugosa e fessurata. Foglie decidue obovate, da sinuate a pennatifide, tomentose sulla pagina inferiore. Fiori maschili in amenti i femminili a gruppi da 1 a 5. Frutti: Ghiande con cupola a squame molto appressate.
Habitat: Fascia submediterranea, fino a 800 m di quota.
Distribuzione: Dalla Francia all’Asia Minore; in Italia è la quercia più comune, presente in tutte le regioni e nelle isole.
Particolarità: La roverella forma boscaglie pure o miste con rovere, cerro, carpino nero, orniello, acero campestre e sorbo montano. Una caratteristica che distingue la roverella dalle querce simili è la persistenza delle foglie ormai appassite.
FARNIA
Quercus robur
Descrizione: Alta fino a 40, dal portamento aperto e maestoso. La corteccia diventa presto brunastra, rugosa e regolarmente solcata. Foglie decidue, quasi sessili con orecchiette alla base, oblungo obovate con 5/7 paia di lobi arrotondati. Fiori maschili in amenti, i femminili da 1 a 3 su lunghi peduncoli. Frutti: Ghiande oblunghe con cupola a squame appressate.
Habitat: Zone con clima temperato freddo (fino a 800 m).
Distribuzione: Presente in tutta Europa.
Particolarità: Prelevata in natura e coltivata fin dall’antichità per il legno duro e resistente e per i frutti, appetiti dai suini, la farnia è una delle essenze forestali più pregiate. I boschi del parco del Ticino sono il relitto più “naturale” delle estese foreste che popolavano la Pianura Padana.
LECCIO
Quercus ilex
Descrizione: Altezza. fino a 25 m. Portamento ovale/espanso. Corteccia grigio-brunastra, screpolata. Foglie persistenti, coriacee, molto variabili, verdi scure e lucide superiormente, tomentose e grigiastre di sotto. Fiori unisessuali, i maschili in amenti, i femminili solitari o a coppie. Frutti: ghiande con cupola a squame appressate.
Habitat: Specie tipica della macchia mediterranea.
Distribuzione: Bacino del mediterraneo.
Particolarità: Le più belle leccete del nostro paese si trovano in Sardegna, sull’altopiano calcareo di Orgosolo, nel Nuorese, dove il leccio si accompagna a tassi e ginepri secolari, e sulla costa orientale, nel Bosco di Biriola. Sul Monte Subasio, una lecceta secolare circonda l’Eremo delle Carceri, luogo di ritiro di San Francesco.
FRASSINO MERIDIONALE
Fraxinus angustifolia subsp. oxycarpa
Descrizione: Altezza. fino a 25 metri. Portamento espanso, slanciato. Corteccia verde, liscia, poi grigio scura e fessurata. Foglie decidue, imparipennate, con 5/13 o più segmenti lanceolati e seghettati al margine. I fiori poco appariscenti sono riuniti in brevi pannocchie, formati da due stami rossastri e dall’ovario, l’antesi fiorale avviene molto precocemente rispetto alla fogliazione. Frutti: samare lanceolato-lineari lunghe 3 – 6 cm.
Habitat: Boschi di ripa, zone umide fino ai 1200 m; In Italia è presente in tutte le regioni.
Distribuzione: In Europa meridionale, dalla Penisola Iberica e dalla Francia fino al Caucaso.
Particolarità: Il legno di Frassino, che gli antichi Greci consideravano il migliore per la costruzione di lance e aste, è estremamente duro, compatto, ma soprattutto elastico e indeformabile. La pianta, però, trova anche largo impiego come ornamentale e per alberature stradali delle aree a clima fresco, specialmente sui rilievi.
ONTANO NERO
Alnus glutinosa
Descrizione: Altezza: fino a 30 metri. Portamento piramidale, corteccia grigio-brunastra, rugosa, fessurata longitudinalmente negli esemplari vecchi. Foglie decidue, obovato orbicolari o rotonde, appiccicose da giovani. Fiori unisessuali, i maschili in amenti, i femminili in “pignette”. Frutti: achenoconi contenenti acheni alati.
Habitat: Depressioni umide delle piane alluvionali, sponde basse dei fiumi fino ai 1000 m, di preferenza su suoli torbosi.
Distribuzione: Dalla penisola Iberica all’Asia occidentale.
Particolarità: In merito alle proprietà meccaniche si presenta come un legno semiduro e omogeneo, di notevole durevolezza in sommersione. Per questo motivo, soprattutto in passato, era largamente impiegato come legname da opera per manufatti sommersi. Il legno di ontano è stato, infatti, notoriamente usato nel corso della storia dell’uomo per allestire la palificazione di sostegno delle palafitte o per realizzare manufatti idraulici; è stato inoltre impiegato per costruire le fondazioni delle costruzioni a Venezia.
SALICE BIANCO
Salix alba
Descrizione: Altezza: fino a 30 metri. Portamento slanciato. Corteccia grigiastra rugosa e solcata in verticale. Foglie decidue lanceolate, sericee, argentee di sotto. Fiori unisessuati in spighe. Frutti: capsule oblungo-piriformi.
Habitat: Suoli alluvionali intorno ai corsi d’acqua e laghi; depressioni umide, dal livello del mare fino ai 1000 m di quota.
Distribuzione: Dal Nordafrica occidentale all’Europa settentrionale e a est fino in Siberia.
Particolarità: È sempre stato largamente coltivato per la produzione dei vimini, espandendosi poi naturalmente nelle zone limitrofe. In Italia è diffuso nei boschi ripariali soggetti a periodica sommersione. È facile incontrarlo nei boschetti che bordano i grandi fiumi di pianura.
TIGLIO NOSTRANO
Tilia platyphyllos
Descrizione: Alto fino a 40 metri, dal portamento arrotondato-conico. Corteccia grigiastra, più o meno rugoso-screpolata con l’età. Foglie decidue, ovato-cordate, con margine seghettato ed entrambe le pagine o pelose o quasi glabre. Fiori giallastri in cime pendule. Frutti: pseudosamare con pericarpo globoso.
Habitat: Boschi freschi o da 0 a 1200 m di quota, con suoli piuttosto evoluti e un microclima umido.
Distribuzione: Europa e Caucaso; in Italia assente in Sardegna.
Particolarità: Si incontra di frequente nei parchi, vicino alle chiese e ai masi delle regioni nordorientali del nostro Paese, probabilmente perché presso i popoli germanici e slavi il tiglio nostrano era considerato sacro. Ad Aldino, in Alto Adige, si può ammirare un esemplare di diversi secoli, alto 30 metri, con 7 metri di diametro.
ACERO TRIDENTE
Acer buergerianum
Descrizione: Albero alto fino a 10 metri, dal portamento espanso-globoso. Corteccia: tende a sfogliarsi in un interessante mix di arancione, marrone e grigio. Foglie, decidue, trilobate, in primavera di color rosso-ramato, volgono verso un lucido verde scuro in estate per poi diventare rosso-verdi e poi gialle-arancio in autunno. Fiori bianco-verdastri poco appariscenti. Frutti: samare con ali divergenti a 160°.
Habitat: Boschi eliofili in terreni leggermente acidi.
Distribuzione: Origine: Taiwan, Cina e Giappone.
Particolarità: Albero ornamentale di primo piano, apprezzabile da primavera fino all’autunno per la costante variazione dei colori fogliari.
ACERO PELLE DI SERPENTE
Acer capillipes
Descrizione: Albero alto fino a 10 metri, dal portamento espanso-globoso. Corteccia: denominata a “pelle di serpente” di colore grigio/bianco e verde chiaro. Foglie: decidue, trilobate appuntite, di colore verde brillante che in autunno variano verso un arancione/rosso vivo. Fiori: infiorescenze pendule composte di fiori bianchi. Frutti: samare con ali divergenti a 160°.
Habitat: Boschi termofili.
Distribuzione: Origine: Giappone.
Particolarità: Grazie alle dimensioni contenute viene utilizzato principalmente nei piccoli giardini o terrazzi come pianta singola.
ACERO DI FUOCO
Acer ginnala
Descrizione: Albero alto fino a 10 metri, dal portamento a cespuglio. Corteccia: grigiastra, rugosa e fessurata. Foglie: decidue, trilobate, di colore verde brillante che in autunno variano verso un rosso fuoco. Fiori: infiorescenze pendule composte di fiori bianchi. Frutti: samare riunite in grappoli penduli con ali parallele di colore rossi.
Habitat: Boschi mesofili e si adatta ad ogni tipologia di terreno.
Distribuzione: Origine: Cina, Giappone e Manciuria.
Particolarità: Grazie alle dimensioni contenute viene utilizzato principalmente nei piccoli giardini o terrazzi come pianta singola ma anche come siepe libera in aree più estese.
ACERO MINORE
Acer monspessulanum
Descrizione: Albero alto fino a 10 metri, dal portamento tondeggiante. Corteccia: scura, bruno nerastra, solcata longitudinalmente e rilevata in strisce nelle piante più vecchie. Foglie: decidue, opposte e semplici, trilobate, pubescenti, di colore verde brillante che in autunno variano verso un rosso fuoco. Fiori: piccoli e giallastri, riuniti in corimbi ascellari, pendenti in piena fioritura. Frutti: disamara con ali poco divaricate, quasi parallele.
Habitat: Boschi termomesofili di latifoglie.
Distribuzione: Origine: Mediterraneo.
Particolarità: In Italia si può ammirare principalmente nelle aree più calde e nelle isole. E’ tipicamente associato alla roverella nella foresta mediterranea decidua.
ACERO OPPIO
Acer opalus Mill.
Descrizione: Albero alto fino a 25 metri, dal portamento tondeggiante. Corteccia: liscia e grigio chiara, diviene poi bruno-giallastra, fessurata e si desquama in placche. Foglie: semplici, piuttosto coriacee, a lamina espansa, con 3/5 lobi leggermente acuti, e con denti ottusi abbastanza evidenti; la pagina inferiore è glabra ad eccezione delle nervature. Fiori: monoici con piccola corolla giallo verdastra e lunghi peduncoli glabri. Frutti: samare con ali divergenti a 160°.
Habitat: Boschi mesofile fino a 1400 m di quota.
Distribuzione: Origine: Europa dell’ Est e Mediterraneo.
Particolarità: E’ una pianta molto decorativa, che viene piantata come esemplare isolato o in gruppi. Si tratta di un albero che fornisce anche una buona ombra in quanto ha una corona densa. Dato che ha toni rosati, è usato per l’ebanisteria, l’artigianato e l’intarso
ACERO ROSSO
acer-rubrum
Descrizione: Albero alto fino a 30 metri, dal portamento eretto-espanso. Corteccia: corteccia di un grigio pallido e al tatto si presenta piuttosto liscio se l`albero è giovane mentre col tempo la corteccia diverrà più scura e con qualche crepa. Foglie: caduche e opposte rispetto al ramoscello con un margine seghettato. La foglia è particolare presentandosi rossiccia per tutto il periodo di vegetazione. Fiori: colore rosso, sono a cinque petali con una forma lineare oblunga e pubescenti. Frutti: samara che cresce a coppie con ali divergenti e aventi un angolo che va dai 50 ai 60 gradi.
Habitat: Boschi mesofile fino a 900 m di quota.
Distribuzione: Origine: Nord america. Distribuito in Europa.
Particolarità: Grazie alle dimensioni contenute viene utilizzato principalmente nei piccoli giardini o terrazzi come pianta singola ma anche come siepe libera in aree più estese.Secondo alcune legende l`acero era utilizzato per allontanare i pipistrelli quando erano in arrivo le cicogne emblema della gravidanza, credendo che in seguito a questi ci fosse la perdita dei bambini. I padri usavano anche mettere un ramoscell`acero sulla porta di casa per allontanare dunque quelle oscure creature.
IPPOCASTANO ROSSO
Aesculus carnea Briotii
Descrizione: Altezza: fino a 20 metri. Portamento espanso, globoso. Corteccia grigio brunastra, desquamata in placchette quadrangolari con l’età. Foglie decidue palmatocomposte a 5/7 segmenti, glabre, di colore verde scuro. Fiori: rosso-rosato riuniti in infiorescenze a pannocchie erette alte 15-20 cm. Frutti: più piccoli di quelli dell’Aesculus hippocastanum e meno aculeati. Habitat: Boschi freschi, umidi e misti, su suolo profondo.
Habitat: Boschi freschi, umidi e misti, su suolo profondo.
Distribuzione: Origine: Europa.
Particolarità: Principalmente utilizzato come albero da ombra nei parchi e nei viali. Interessante da utilizzare in giardino come pianta singola.
ONTANO NAPOLETANO
Alnus x cordata
Descrizione: Altezza: fino a 15 metri. Portamento piramidale, corteccia grigio-brunastra, rugosa, fessurata longitudinalmente negli esemplari vecchi. Foglie: Sempreverdi, a forma di “cuore” di colore verde scuro. Fiori unisessuali, i maschili in amenti, i femminili in “pignette”. Frutti: achenoconi contenenti acheni alati.
Habitat: Si adatta a diversi tipi di terreno, ma anche a climi umidi ed asciutti.
Distribuzione: Origine: Italia meridionale, Corsica.
Particolarità: Principalmente utilizzato come albero isolato nei parchi e nei viali.
PERO CORVINO
Amelanchier canadensis
Descrizione: Altezza: fino a 5 metri, con tronchi multipli flessuosi. Foglie leggermente dentellate, ovali, che allo sbocciare hanno una caratteristica colorazione rosso mattone per trasformarsi nel corso della stagione in un lucente verde pastello. Fiori bianchi, autoimpollinanti, che sbocciano sulle cime dei rami alla fine dell’inverno. Frutti della grandezza del mirtillo di bosco, prima verdi, poi man mano che maturano, si colorano di rosso, e poi a maturazione completa, agli inizi dell’estate, blu molto scuro, quasi nero.
Habitat: Si adatta a diversi tipi di terreno, ma soffre l’umidità e i ristagni idrici.
Distribuzione: Origine: aree centrosettentrionali dell’ America del nord.
Particolarità: Frutto sconosciuto ai più, ma commestibile e ricco di antociani. Pianta utilizzata in gruppi o isolata.
PERO CORVINO
Amelanchier lamarckii
Descrizione: Altezza: fino a 10 metri, con tronchi multipli flessuosi. Foglie caduche, ellittiche ed oblunghe, lunghe fino a 8cm, in primavera di colore verde per poi variare in autunno tendendo ad una colorazione rosso-arancio Frutti della grandezza del mirtillo di bosco, prima verdi, poi man mano che maturano, si colorano di rosso, e poi a maturazione completa, agli inizi dell’estate, blu molto scuro, quasi nero.
Habitat: si adatta a diversi tipi di terreno e predilige un’esposizione semi ombreggiata.
Distribuzione: Origine: aree centrosettentrionali dell’ America del nord.
Particolarità: Frutto sconosciuto ai più, ma commestibile e ricco di antociani. Pianta utilizzata in gruppi o isolata.
BETULLA BIANCA
Betula pendula
Descrizione: Albero alto fino a 30 metri, dal portamento sottile ed eretto. Corteccia: bianca liscia, intervallata da piccole spaccature scure. Foglie, piccole, triangolari e appuntite, sono di colore verde medio, il margine è seghettato. Fiori:detti amenti e si tratta di spighe pendule molto dense, unisessuali, maschili e femminili sulla stessa pianta. Frutti: infruttescenze a forma di pignette cilindriche pendenti con semi alati.
Habitat: boschi eliofili, predilige terreni freschi, anche umidi ma senza ristagni d’acqua e non calcarei.
Distribuzione: Origine: Europa e Asia centrale.
Particolarità: Forma boschi di sole betulle, piu’ frequentemente vive in piccoli gruppi consociata con il pino silvestre o con altre latifoglie. Utilizzo del legno per mobili ed edilizia. Utilizzata anche per alcuni benefici medici.
ALBERO DEI SIGARI
Catalpa bignonioides
Descrizione: Albero alto fino a 10 metri, dal portamento espanso-globoso. Corteccia: verde-marrone, scura, rugosa. Foglie, caduche, molto grandi, 20-25 cm di diametro, di colore verde chiaro sulla pagina superiore, più chiare e leggermente pubescenti sulla pagina inferiore, cuoriformi, rugose, con un lungo picciolo. Fiori pannocchie erette, composte da fiori a forma di campana, bianchi, con puntini arancioni e striature rosse. Frutti: contengono i semi sono costituiti da delle specie di baccelli molto stretti e lunghi fino a 40 cm, che pendono dalle estremità dei rami e persistono durante la stagione fredda.
Habitat: preferisce zone soleggiate e molto luminose ma, cresce bene anche in zone molto ombrose. Sono molto resistenti a inverni molto freddi e zone abbastanza ventose.
Distribuzione: Origine: America settentrionale.
Particolarità: Utilizzato principalmente come alberi ornamentali singolarmente per aree di ridotte dimensioni.
PERO CORVINO
Celtis australis
Descrizione: Albero alto fino a 25 metri, dal portamento espanso-tondeggiante. Corteccia: Marrone scuro, robusta e caratterizzata in età adulta da possenti nervature. Foglie, caduche, con lamina ellittica con apice allungato, con pagina superiore più scura. Fiori I fiori sono ermafroditi e unisessuali (maschili), compaiono con le foglie e sono riuniti in piccoli grappoli; ogni fiore misura 2–3 mm. Frutti: sono drupe subsferiche di 8–12 mm. Dapprima di colore giallo o grigio-verde chiaro, con la maturazione divengono scure.
Habitat: Cresce in boschi di latifoglie, anche in luoghi sassosi e aridi, con terreno calcareo.
Distribuzione: Origine: Europa meridionale.
Particolarità: Si associa facilmente a olmo, carpino, nocciolo, frassino, orniello, querce e aceri. utilizzato con successo nelle alberature stradali e nei parchi cittadini per la resistenza all’inquinamento urbano e per la fitta ombra.
ALBERO DI GIUDA
Cercis siliquastrum
Descrizione: Albero alto fino a 10 metri, spesso a portamento arbustivo. Corteccia: La corteccia di colore grigio nerastro. tendente al rossiccio nei giovani rami. Foglie: caduche, tonde, cuoriformi o reniformi, verde chiaro. Fiori rosa-violacei che spuntano anche direttamente sul tronco. Frutti: baccelli di semi (legumi), molto numerosi, appiattiti e pendenti, che rimangono sulla pianta fino alla primavera successiva.
Habitat: Cresce in boschi di latifoglie, con preferenza dei suoli calcarei fino a 400m di altitudine.
Distribuzione: Origine: Asia Minore.
Particolarità: Deriva il nome comune dalla tradizione che vuole che Giuda si sia impiccato proprio ad un Cercis; il nome botanico deriva dal greco cercis, che significa ago o spola, in riferimento alla forma dei frutti.
CORNIOLO
Cornus mas
Descrizione: Albero alto fino a 5 metri. Corteccia: screpolata, di colore rosso-bruno. Foglie: semplici, opposte, con un picciolo breve e peloso, la forma è ovata o arrotondata, integra e un po’ ondulata ai margini, acuminata all’apice; sono ricoperte parzialmente da peluria su entrambe le pagine, e presentano un colore verde. Fiori: sono ermafroditi, si presentano in forma di ombrelle semplici e brevi, corolla a 4 petali acuti, glabri, di colore giallo-dorato, odoroso. Frutti: una drupa commestibile oblunga di piccole dimensioni; ha un colore rosso-scarlatto o anche giallo.
Habitat: predilige i terreni calcarei, e vive in piccoli gruppi nelle radure dei boschi di latifoglie, tra gli arbusti e nelle siepi del piano sino a 1300.
Distribuzione: Origine: Europa centrale e Caucaso.
Particolarità: Molti utilizzi nella vita di tutti i gironi, frutto edibile e trasformabile, possiede il legno più duro d’europa e di conseguenza ne consente molti utilizzi. Utilizzato in passato anche per le sue proprietà tintorie.
La messa a dimora
Queste operazioni garantiscono che, una volta assestato il terreno, le piante si presentino perfettamente verticali e non inclinate, non presentino affioramenti radicali e che il colletto sia ben visibile e non interrato.
Schema di messa a dimora con 3 pali tutori
Schema di messa a dimora con 2 pali tutori
Dettaglio asola e buco d'impianto nuova alberatura
Sistema di tutori a 3 pali in legno di conifera
Sistema di tutori a 2 pali in legno di conifera