Gli Alberi

Le principali specie

Il piano 10.000 ALBERI PER PADOVA si caratterizza per l’alto indice di biodiversità richiesto già in fase di ideazione. Nella fase esecutiva, sono infatti state selezionate oltre 83 specie, garantendo quindi una maggiore diversificazione delle specie e aumentando di conseguenza la resilienza urbana.
Le specie principali che saranno messe a dimora sono:

Platanus occidentalis

sicomoro americano

Platanus occidentalis

Descrizione: Albero alto fino a 40 metri, portamento espanso. Corteccia: si sfalda tipicamente in grandi placche irregolari, grigio marroncine. La caduta delle placche lascia vedere la superficie sottostante, che è di un colore verde che in breve muta in un bianco intenso. Foglie: caduche, alterne, semplici, lunghe ca.20 cm, palminervie e lobate. I lobi sono da 3 o 5 e sono poco pronunciati e i seni tra di essi sono molto aperti. Fiori: piccoli, unisessuali, raccolti in un capolino globulare. Frutti: acheni riuniti in infruttescenze globose e pendule.
Habitat: Preferisce posizioni soleggiate, anche se resiste all’ombra. Si sviluppa bene in terreni fertili ed umidi e ben drenati e profondi ma vive in realtà su qualunque substrato.
Distribuzione: Originario del Nord America, è presente in Europa, Argentina ed Australia.
Particolarità: Largamente utilizzato per alberature stradali per via dell’alta resistenza all’inquinamento ed agli stress, ma necessità dello spazio adeguato per non perire.

Platanus orientalis var. Cuneata

Platano orientale

Platanus orientalis var. Cuneata

Descrizione: Albero alto fino a 40 metri, portamento espanso. Corteccia: bianco-giallastra, che si distacca in sottili placche irregolari dai bordi tondeggianti. Foglie: caduche, alterne, semplici, lunghe ca.20 cm, palminervie e lobate. I lobi sono 5 e sono. Fiori: riuniti in capolini sferici, unisessuali, ma sulla stessa pianta spuntano sia fiori maschili che femminili. Frutti: acheni conici, ciascuno con un solo seme e un ciuffo di peli che ne facilita la dispersione anemofila.
Habitat: Predilige terreni profondi e fertili, freschi e ben drenati ma si adatta a tutti i terreni anche fortemente calcarei. In pieno sole. Alta resistenza all’inquinamento urbano.
Distribuzione: Originario del Mediterraneo orientale. Distribuito in Europa ed Asia occidentale.
Particolarità: Il Platanus orientalis viene piantato da tempo come pianta da ombra nei cortili, nelle piazze, lungo i viali. Ideale in parchi e giardini sia come esemplare isolato che a gruppi. Per alberature in città.

Platanus x acerifolia

Platano comune

Platanus x acerifolia

Descrizione: Albero alto fino a 40 metri, portamento espanso. Corteccia: color grigio chiaro, liscia ed esfoliante, oppure più scura e non esfoliante. Foglie: palmate a lobi e rimandano (come suggerisce lo stesso nome) a quelle dell’acero. Fiori: si concentrano in due infiorescenze dense e sferiche, separate tra maschi e femmine. Frutti:presentano 2–3 cm di diametro e sono composti da un’achenio con numerosi peli che ne aiutano la dispersione aerea.
Habitat: Predilige terreni profondi e fertili, freschi e ben drenati ma si adatta a tutti i terreni anche fortemente calcarei. Alta resistenza al ristagno idrico e all’inquinamento urbano.
Distribuzione: Distribuito in Europa.
Particolarità: E’ un ibrido in quanto deriva dall’unione tra il Platanus orientalis ed il Platanus occidentalis.

Prunus padus L.

Pado

Platanus occidentalis

Descrizione: Albero alto fino a 10 metri, portamento globoso. Corteccia: liscia si separa in piccole lenticelle sparse ed è di colore grigio scuro. Foglie: decidue di 5–10 cm, di colore verde chiaro, con margini seghettati. Fiori: piccoli, ermafroditi, in folti grappoli di colore bianco che pendono dai rametti . Frutti: drupe rotonde di colore nero e lucidi.
Habitat: Cresce su tutti i tipi di terreno, esclusi i terreni troppo secchi, con preferenza per i terreni neutri e freschi.
Distribuzione: Origine: Asia. Distribuito in Europa ed in Asia centrale.
Particolarità: Il profumo dei fiori ricorda quello della mandorla, ed è un’attrattiva per le api mellifere.

Prunus sargentii

Ciliegio di Sargent

Platanus orientalis var. Cuneata

Descrizione: Albero alto fino a 10 metri, portamento globoso. Corteccia: liscia si separa in piccole lenticelle sparse ed è di colore grigio scuro. Foglie: decidue, obovate con margini seghettati sono lunghe ca. 10cm e sono disposte alternativamente La nuova crescita è di colore rossastro o bronzo, che cambia in verde scuro brillante, in autunno le foglie diventano rosse. Fiori: rosa su pedicelli. Frutti: simili a ciliegie, rossi-viola-nero. e lucidi.
Habitat: Pianta eliofila che cresce in terreni moderatamente fertili, umido ma ben drenato.
Distribuzione: Origine: Giappone e Corea. Distribuito in Europa e America settentrionale.
Particolarità: Il Prunus sargentii viene usato come pianta ornamentale in parchi e giardini sia come esemplare singolo o a gruppi. Nel verde urbano lungo le strade.

Prunus serrulata Kiku

Ciliegio giapponese da fiore a rami pendenti

Platanus x acerifolia

Descrizione: Albero alto fino a 10 metri, portamento globoso. Corteccia: marrone. Foglie: caduche, lanceolate, verde scuro, bronzo da giovani, giallo arancio in autunno. Fiori: bianco al rosa porporino, disposti in racemi in gruppi da due a cinque. Frutti: drupa scura, di 1cm Ø.
Habitat: Pianta eliofila che cresce bene in terreno moderatamente fertile, umido ma ben drenato, meglio se leggermente acido.
Distribuzione: Origine: Giappone, Correa e Cina.
Particolarità: È un tipo di ciliegio ornamentale molto apprezzato in Giappone per i fiori primaverili durante lo Hanami(usanza Giapponese che festeggia la primavera).

Punica granatum

Melograno

Punica granatum

Descrizione: Albero alto fino a 5 metri, portamento globoso. Corteccia: marrone. Foglie: caduche, opposte o sub opposte, lucide, strette ed allungate. Fiori: colore rosso, di circa 3 cm di diametro e hanno tre-quattro petali. Frutti: melagrana, è una bacca di consistenza molto robusta, con buccia molto dura e coriacea, ha forma rotonda.
Habitat: Pianta xerofila che cresce bene ambiente secco e ben drenato, con elevata insolazione; non esistono esigenze particolari di suolo.
Distribuzione: Origine: Caucaso. Distribuito in Caucaso, Medio Oriente, Sud-Est Asiatico e mediterraneo.
Particolarità: I Romani lo conobbero come Punica granatum, perché fu proprio durante le guerre Puniche che il frutto e la pianta cominciarono a viaggiare in Europa, e granatum per via dei suoi fiori di un rosso acceso inconfondibile.

Pyrus calleryana Chanticleer

Pero Chanticleer

Pyrus calleryana “Chanticleer”

Descrizione: Albero alto fino a 5 metri, portamento piramidale. Corteccia: scura fessurata in piccole scaglie quadrate. Foglie: caduche, ovate, di consistenza coriacea e lucide, il colore è verde lucente e fanno un ombra fitta. In autunno, prima di cadere, si colorano di toni gialli, arancio e rosso. Fiori: bianchi, riuniti in racemi, sono molto simili a quelli del pero da frutto. Frutti: tondeggianti, dal lungo peduncolo.
Habitat: Cresce bene in tutti i terreni, anche i più poveri e sassosi, soffre un po’ di più i terreni umidi.
Distribuzione: Origine: Cina e Vietnam. Distribuito in Europa e Stati Uniti.
Particolarità: in Cina la pianta è simbolo di longevità, purezza, saggezza e buona ammini- strazione.

Pyrus communis

Pero Comune

Pyrus communis

Descrizione: Albero alto fino a 15 metri, portamento piramidale. Corteccia: scura fessurata in piccole scaglie quadrate. Foglie: caduche, ovali a ellittiche acuminate, dentellate, verde intenso e lucide, con intensa colorazione autunnale. Fiori: bianchi riuniti in corimbi. Frutti: globosi a piriformi, lunghi fino a 15 cm., verdi-giallognoli.
Habitat: Cresce bene in tutti i terreni, tollera sia la siccità che l’umidità. Resistente all’inquinamento. Coltivato in tutto il territorio fino a 1000 metri di altitudine.
Distribuzione: Distribuito in Europa ed Asia sud-occidentale.
Particolarità: Il Pyrus communis viene coltivato da lungo tempo per i frutti in campagna, nei frutteti, negli orti e nei giardini. Anche per rinaturalizzazione di aree dimesse e incolte.

Quercus cerris

Cerro

Quercus cerris

Descrizione: Albero alto fino a 35 metri, portamento espanso. Corteccia: grigio-brunastra con profonde solcature rossicce. Foglie: tardivamente caduche, alterne, eterogenee morfologicamente, ma in generale hanno forma obovato-oblunga, 7-9 paia di lobi ineguali. Fiori: Pianta monoica,
fiori maschili in amenti lunghi 5-8 cm, penduli, asse con peli stellati; amenti numerosi e inseriti alla estremità di rami dell’anno precedente, più o meno sessili, isolati, con una brattee, pelosi, corti, marroni; stami di solito 4 con antere pelose, fiori femminili in gruppi di 2-5 o isolati, peduncolo corto o nullo, inseriti su rami dell’anno, 4 stigmi. Frutti: ghiande di circa 2,5 cm di lunghezza, caratteristiche per il “cappuccio” che le copre parzialmente ricoperto di una sorta di grossolana peluria riccioluta, di colore giallino chiaro.Albero alto fino a 35 metri, portamento espanso. Corteccia: grigio-brunastra con profonde solcature rossicce. Foglie: tardivamente caduche, alterne, eterogenee morfologicamente, ma in generale hanno forma obovato-oblunga, 7-9 paia di lobi ineguali. Fiori: Pianta monoica,
fiori maschili in amenti lunghi 5-8 cm, penduli, asse con peli stellati; amenti numerosi e inseriti alla estremità di rami dell’anno precedente, più o meno sessili, isolati, con una brattee, pelosi, corti, marroni; stami di solito 4 con antere pelose, fiori femminili in gruppi di 2-5 o isolati, peduncolo corto o nullo, inseriti su rami dell’anno, 4 stigmi. Frutti: ghiande di circa 2,5 cm di lunghezza, caratteristiche per il “cappuccio” che le copre parzialmente ricoperto di una sorta di grossolana peluria riccioluta, di colore giallino chiaro.
Habitat: Pianta eliofila, cresce bene in terreni argillosi e pH neutri, ma riste bene a terreni calcarei e pH estremi.
Distribuzione: Distribuito in Europa meridionale e nei balcani.
Particolarità: Le galle tipiche derivano da punture delle gemme ad opera di varie specie di insetti appartenenti ai Cinìpidi. Con la puntura l’insetto introduce le uova dalle quali si sviluppano le larve che inducono la pianta a moltiplicazioni cellulari abnormi.

Quercus palustris

quercia palustre

Quercus palustris

Descrizione: Albero alto fino a 20 metri, portamento espanso. Corteccia: sottile, grigia, solcata e reticolata. Foglie: caduche, lunghe 5–16 cm, lobate, con cinque o sette lobi. Ciascun lobo ha sette denti. I seni delle foglie hanno le tipiche forme a “U” e sono molto incavati. Fiori: Infiorescenze unisessuali(monoica), i maschili sono raccolti in lunghi amenti penduli, poco vistosi e verdognoli. I fiori femminili, anch’essi poco evidenti, sono situati all’attaccatura delle foglie. Frutti: Ghiande ovali lunghe 9–15 mm, con cupola piatta o poco avvolgente, portate da corti peduncoli, maturano in 18 mesi.
Habitat: Predilige terreni acidi e umidi ma ben drenati, riesce bene anche su terreni moderatamente secchi, non su terreni compatti. Alta resistenza all’inquinamento atmosferico. crescendo dai 350 m s.l.m.
Distribuzione: Origine: Nord america.
Particolarità: La Quercus palustris viene utilizzato come impiego come esemplare isolato o a gruppi in parchi e grandi giardini. Nel verde urbano anche per viali. Può essere impiegato in zone umide e fluviali.

Quercus rubra

quercia rossa

Quercus rubra

Descrizione: Albero alto fino a 30 metri, portamento colonnare nelle giovani piante e successivamente globosa. Corteccia: sottile, grigia e liscia, con l’età diviene solcata e reticolata. Foglie: Caduche, semplici, alterne obovate, lunghe circa 10-30 centimetri e larghe 10-20 centimetri. I lobi sono profondi al dentato-mucronati. Sono glabre, lucide, di colore verde intenso prima, mentre in autunno assumono un colore rosso intenso. Fiori: Infiorescenze unisessuali(monoica), i maschili sono raccolti in lunghi amenti penduli, poco vistosi e verdognoli. I fiori femminili, anch’essi poco evidenti, sono situati all’attaccatura delle foglie. Frutti: Ghiande ovali lunghe 2–3 cm, con cupola piatta o poco avvolgente, portate da corti peduncoli, maturano in due anni.
Habitat: Pianta eliofila, resiste bene alle temperature basse. Adatta a terreni drenati ed acidi, non sopporta terreni ardi e secchi.
Distribuzione: Origine: Nord america. Distribuito in Europa.
Particolarità: Introdotta in Europa nell’XVII secolo per abbellire parchi e giardini, ha trovato impiego come specie forestale per la sua facilità di adattamento e crescita rapida.

Quercus suber

quercia da sughero

Quercus suber

Descrizione: Albero alto fino a 20 metri. Corteccia: marrone, irregolare e profondamente fessurata. Foglie: verdi e coriacee, tomentose sulla pagina inferiore, generalmente piccole negli ambienti secchi, più grandi in quelli più freschi. Sono brevemente picciolate e hanno una lamina di forma variabile da ovata a oblunga. Il margine è generalmente dentato e spinoso. Fiori: unisessuali portati separatamente sulla pianta. I fiori maschili sono riuniti in infiorescenze di colore giallo-verdastro, portati all’estremità dei rami. I fiori femminili sono generalmente riuniti in piccoli gruppi di 2-5 fiori, eretti, di colore verdastro. Frutti: ghianda ovale di colore bruna.
Habitat: La sughera predilige esposizioni soleggiate, al limite in mezz’ombra. Resiste in maniera ottimale ai venti. Il terreno ideale è quello con una tessitura franco-sabbiosa, con un pH tendente al subacido o al limite basico. La pianta rifugge i terreni alcalini o quelli salini.
Il suo habitat ideale è la collina, tra i 500 e 600 m.La sughera predilige esposizioni soleggiate, al limite in mezz’ombra. Resiste in maniera ottimale ai venti. Il terreno ideale è quello con una tessitura franco-sabbiosa, con un pH tendente al subacido o al limite basico. La pianta rifugge i terreni alcalini o quelli salini.
Il suo habitat ideale è la collina, tra i 500 e 600 m.
Distribuzione: Origine: Europa sud-occidentale ed Africa nord-occidentale.
Particolarità: la corteccia rappresenta una forma di risposta ad ambienti aridi con frequente passaggio del fuocoː il tessuto tegumentale, privo di spazi intercellulari, formato da cellule morte, isola e protegge i tessuti sottostanti dagli scambi termici e dagli scambi di sostanze liquide o gassose. La continuità del rivestimento suberoso è interrotto dalle lenticelle, strutture pluricellulari che permettono lo scambio di gas e liquidi con l’esterno.

Salix cinerea

Salice grigio

Salix cinerea

Descrizione: Albero alto fino a 5 metri. Corteccia: rugosa, spessa, lungamente solcata da profonde fessure. Foglie: sempreverde, disposte a spirale, verdi in superficie e pelose sul lato inferiore, con margine crenato. Fiori: pianta dioica, quindi gli amenti maschili e femminili si trovano su individui diversi. Gli amenti maschili sono inizialmente argentati ed ingialliscono dopo aver rilasciato il polline; quelli femminili, grigio-verdi. Frutti: ghianda ovale di colore bruna.
Habitat: Cresce normalmente in aree umide, generalmente confinata in torbiere basiche come i cariceti.
Distribuzione: Origine: europa e Asia occidentale.
Particolarità: E’ una specie invasiva in Nuova Zelanda, dove è elencata nel National Pest Plant Accord, il che significa che non può essere venduta o diffusa.

Salix matsudana 'Tortuosa'

Salice tortuoso

Salix matsudana ‘Tortuosa’

Descrizione: Albero alto fino a 10 metri. Corteccia: rugosa, spessa, lungamente solcata da profonde fessure. Foglie: verde oliva sopra, evidente solo la nervatura principale, acuminata all’apice e alla base, bordo finemente seghettato. Fiori: maschili e femminili portati da piante separate, gli uni e gli altri in amenti. I fioretti sono senza corolla e protetti inizialmente da una brattea scintillante e pelosetta. Frutti: a forma di birillo portano ancora residui di stigmi.
Habitat: Pianta che apprezza molto i terreni umidi, argillosi.sopporta bene tutti i pH del terreno.
Distribuzione: Origine: Cina.
Particolarità: è molto decorativo per i rami verdi e contorti soprattutto in inverno. Utilizzato come esemplare isolato nei prati, ai bordi di un laghetto, lungo le rive di un fiume, in zone umide.

Salix x sepulcralis Erythroflexuosa

Salice piangente scarlatto

Salix x sepulcralis “Erythroflexuosa”

Descrizione: Arbusto alto 4 metri a vegetazione eretta. Corteccia: decorativa rosso arancio ramato. Foglie: caduco verde chiaro, stretto, da 8 a 10 cm. Frutti: a forma di birillo portano ancora residui di stigmi.
Habitat: pianta eliofila che cresce bene in tutti le tipologie di terreno, preferisce impasti medi.
Distribuzione: Origine: Cina.
Particolarità: ideale da piantare isolato, associato o per siepi libere.

Sophora japonica

Sofora del Giappone

Sophora japonica

Descrizione: Albero alto fino a 10 metri. Corteccia: rugosa e screpolata, di colore marrone chiaro; il legno è molto duro e resistente. Foglie: decidue, composte da 7 o 13 foglioline con lamina lanceolata ed apice appuntito. Nella pagina superiore sono di colore verde scuro brillante, in quella inferiore sono poco più opache. Fiori: di colore bianco crema o bianco violetto, a seconda della varietà, misurano 1–2 cm di lunghezza; sono riuniti in gruppi. Frutti: legume contengono da 3 a 7 semi interspaziati da strozzature.
Habitat: Si adatta a condizioni di terreno differenti ma si trova meglio in terreni sciolti e leggeri.
Distribuzione: Origine: Asia. Distribuito in Europa.
Particolarità: può essere coltivata come esemplare isolato in parchi o giardini di grandi dimensioni. La sua resistenza all’inquinamento la rende adatta anche al contesto urbano.

Sorbus aucuparia

sorbo degli uccellatori

Sorbus aucuparia

Descrizione: Albero alto fino a 10 metri con portamento tondeggiante. Corteccia: liscia che tende a fessurarsi con l’età. Foglie: pinnate, con coppie di foglioline disposte su una linea centrale con una foglia terminale. Fiori: corimbi molto densi di fiorellini giallastri. Frutti: piccole bacche rosse che maturano in autunno.
Habitat: la pianta preferisce le zone semiombrose e i luoghi freschi con temperature non troppo elevate, predilige terreni a pH acido e ben drenato.
Distribuzione: Origine:Europa e Asia centrale ed Orientale.
Particolarità: Il nome sorbo degli uccellatori deriva dal fatto che, essendo le sue bacche appetite dalla piccola avifauna migratoria, veniva tradizionalmente utilizzato negli appostamenti fissi per la caccia a tali prede.

Sorbus domestica

Sorbo domestico

Sorbus domestica

Descrizione: Albero alto fino a 10 metri con portamento tondeggiante. Corteccia: liscia che tende a fessurarsi con l’età. Foglie: caduche, bipennate, con coppie di foglioline disposte su una linea centrale con una foglia terminale. Fiori: ermafroditi, bianchi e con cinque petali. Frutti:i pomi commestibili che si raccolgono ad ottobre-novembre.
Habitat: Si adatta a diversi terreni e vuole esposizione al sole. Molto resistente al freddo.
Distribuzione: Origine: Europa meridionale.
Particolarità: si associa molto bene con cerro e olmo campestre in boschi di latifoglie.

Tamarix pentandra

tamerice

Tamarix pentandra

Descrizione: Arbusto alto fino a 10 metri. Foglie: decidue, piumose, verde pallido. Fiori: racemi eretti di piccoli fiori rosa a cinque petali. Frutti:i pomi commestibili che si raccolgono ad ottobre-novembre.
Habitat: Tollera molti tipi di terreno, ma preferisce un terreno ben drenato, leggero o sabbioso in pieno sole. Questa pianta è considerata una specie invasiva nei climi più caldi.
Distribuzione: Origine:Europa ed Asia.
Particolarità: Il nome comune(Cedro salato) della pianta si riferisce alla sua capacità di tollerare l’acqua salata espellendo il sale nelle sue foglie attraverso ghiandole saline specializzate.

Taxodium distichum

cipresso calvo

Taxodium distichum

Descrizione: Albero alto fino a 30 metri con portamento raccolto. Corteccia: color rosso-bruno. Foglie: aghiformi sono lineari, verde chiaro superiormente e solcate da due strisce glauche inferiormente, disposte su due file opposte; cadono in autunno, dopo aver assunto una colorazione rossa a volte anche molto intensa, insieme ai rametti che le sostengono. Fiori: maschili sono raggruppati in amenti, quelli femminili sviluppano coni. Frutti: rotondi di colore marroni.
Habitat: Cresce in ambienti igrofili costantemente allagati, come paludi. Cresce bene in terreni sabbiosi e limosi.
Distribuzione: Origine: Sati Uniti sud-orientali.
Particolarità: Si trovano spesso all’interno di corsi di fiumi o su rive dei laghi con il colletto sommerso.

Taxus baccata fastigiata

Tasso comune

Taxus baccata “fastigiata”

Descrizione: Albero alto fino a 10 metri con portamento colonnare. Corteccia: bruno rossastra, inizialmente è liscia ma con l’età si solleva arricciandosi e dividendosi in placche. Foglie: lineari, leggermente arcuate, lunghe fino a 3 cm e di colore verde molto scuro nella pagina superiore, più chiare inferiormente; sono inserite sui rami con un andamento a spirale, in due file opposte. Fiori: Gli sporofilli maschili sono raggruppati in amenti, quelli femminili si trasformano in arilli.
Habitat: Si adatta facilmente a ogni genere di terreno, tuttavia la preferenza di quest’albero va a quelli freschi e umidi, ancor meglio se calcarei e argillosi.
Distribuzione: Origine: Europa, Nordafria e Caucaso.
Particolarità: Utilizzato molto in città per la sua rusticità e resistenza all’inquinamento, lo si può trovare come albero singolo, ma più comunemente viene usato per creare siepi.

Tilia cordata

Tiglio selvatico

Tilia cordata

Descrizione: Albero alto fino a 25 metri con portamento tondeggiante. Corteccia: grigia o marrone. Foglie: decidue, alterne, di colore verde brillante, glauche sulla pagina inferiore, con ciuffetti di peli rossici negli angoli delle nervatura, ovate-cordate, asimmetriche. Fiori: bratteati, profumati, primaverili, riuniti in infiorescenze ascellari. Frutti: con costole poco visibili ed endocarpo fragile.
Habitat: o sciafila, ossia ben tollerante l’ombra, predilige terreni freschi e fertili, a pH neutro o non troppo acido.
Distribuzione: Origine: Europa e Asia occidentale.
Particolarità: Utilizzato come esemplare singolo in giardini piuttosto grandi, viene anche impiegato in alberature lungo viali cittadini poiche’ sopporta bene l’inquinamento.

Tilia hybrida Argentea

tiglio ibrido

Tilia hybrida “Argentea”

Descrizione: Albero alto fino a 30 metri con portamento tondeggiante. Corteccia: grigia o marrone. Foglie: decidue, alterne, di colore verde brillante, glauche sulla pagina inferiore, ovate-cordate, asimmetriche, diventano gialle in Autunno. Fiori: bratteati, profumati, primaverili, riuniti in infiorescenze ascellari di color crema. Frutti: con costole poco visibili ed endocarpo fragile.
Habitat: Predilige terreni profondi, freschi e ben drenati. Ben si adatta, anche su suoli argillosi. Molto resistente agli stress da inquinamento urbano.
Distribuzione: Origine: Nord America. Distribuito in Europa.
Particolarità: E’ un’ibridazione, ciò ha permesso di creare una varietà di Tigli con maggiore resistenza alle malattie.

Tilia tomentosa

Tiglio argentato

Tilia tomentosa

Descrizione: Albero alto fino a 35 metri con portamento tondeggiante. Corteccia: grigia o marrone. Foglie: disposte alternativamente, da arrotondate a triangolari-ovate, lunghe 4–13 cm, verdi e per lo più glabre superiormente, densamente bianche tomentose con peli bianchi inferiormente e con margine grossolanamente dentato. Fiori: di colore giallo pallido, ermafroditi , prodotti in cime da tre a dieci da metà a fine estate con una brattea frondosa sottendente di un verde chiaro. Frutti: drupa secca simile a una noce di 1cm ca. di lunghezza, lanuginosa e leggermente nervata.
Habitat: Va benissimo qualsiasi terreno, a condizione che sia drenato, fertile e con un ph neutro o basico.
Distribuzione: Origine: Europa sud-orientale e Asia sud-occidentale.
Particolarità: utilizzato molto in fitoterapia come: antiffiammatorio, ansiolitico, antistress.

Ulmus minor

Olmo campestre

Ulmus minor

Descrizione: Albero alto fino a 30 metri con portamento espansa. Corteccia: liscia e di colore grigio scuro e sono glabri. Con l’età la corteccia tende a desquamare formando dei solchi più o meno profondi in direzione verticale o orizzontale. Foglie: alternate, di forma ellittica e delle dimensioni di circa 5 cm in lunghezza, è deciduo. Hanno margine dentellato e sono dotate di un breve picciolo. Hanno colore verde, che vira al giallo durante l’autunno. Fiori: piccoli, ermafroditi e dotati di petali verdastri. Frutti: samare, ellittiche, glabre, con seme portato al centro, brevemente peduncolate.
Habitat: diffuso in boschi misti mesofili planiziali, con Quercus robur, Carpinus betulus, Alnus glutinosa. Predilige i suoli freschi, profondi, fertili ma cresce anche su quelli argillosi.
Distribuzione: Origine Europa continentale. Diffuso in Asia mediterranea ed America settentrionale.
Particolarità: I Romani usavano l’olmo come supporto nella coltivazione della vite.

Ulmus pumila

olmo siberiano

Ulmus pumila

Descrizione: Albero alto fino a 20 metri con portamento espansa. Corteccia: marrone, profondamente solcata. Con l’età la corteccia tende a desquamare formando dei solchi più o meno profondi in direzione verticale o orizzontale. Foglie: decidue nelle aree fredde, ma semi-sempreverdi nelle aree calde. Sono lunghe circa 7 cm e larghe 3 cm, con una base obliqua ed un margine seghettato, di colore verde scuro che diviene giallo in autunno. Fiori: apetali, con impollinazione anemogama. Frutti:sàmare lunghe 1-1,5 cm, con un’ala membranosa ovale che favorisce la dispersione anemocora del seme.
Habitat: fresco, profondo e ben drenato, ma non ha particolari esigenze. Alta resistenza alla siccità e all’inquinamento atmosferico.
Distribuzione: Origine: Siberia e Cina settentrionale. Distribuito in Europa continentale.
Particolarità: è stato introdotto in Italia settentrionale perché resistente alla malattia fungina conosciuta come grafiosi dell’olmo che ha colpito e decimato le popolazioni di Olmo soprattutto dell’Olmo campestre.

La messa a dimora

La messa a dimora degli alberi è il primo passo per la realizzazione del progetto 10.000 ALBERI PER PADOVA. È una fase molto delicata, che contrariamente a quanto si pensi, prevede importanti operazioni preliminari e successive e soprattutto l’installazione di sistemi di protezione delle piante che ne garantiscano l’attecchimento nei primi anni di vita.
Queste operazioni garantiscono che, una volta assestato il terreno, le piante si presentino perfettamente verticali e non inclinate, non presentino affioramenti radicali e che il colletto sia ben visibile e non interrato.
Schema di messa a dimora con 3 pali tutori

Schema di messa a dimora con 3 pali tutori

Schema di messa a dimora con 2 pali tutori

Schema di messa a dimora con 2 pali tutori

Dettaglio asola e buco d'impianto nuova alberatura

Dettaglio asola e buco d'impianto nuova alberatura

Sistema di tutori a 3 pali in legno di conifera

Sistema di tutori a 3 pali in legno di conifera

Sistema di tutori a 2 pali in legno di conifera

Sistema di tutori a 2 pali in legno di conifera